Marmitta catalitica: cos’è e a cosa serve. La sua funzione

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Se siete attenti alla sostenibilità e alla cura dell’ambiente, saprete che la marmitta catalitica è un elemento essenziale affinché l’aria che respiriamo sia meno inquinata rispetto a qualche decennio fa.

Andremo un po’ più a fondo per spiegare esattamente cos’è e a cosa serve una marmitta catalitica per auto, evitando termini tecnici per non trasformarla in una lezione di chimica e con un linguaggio semplice per non diventare un testo noioso.

Cos’è il convertitore catalitico per auto

La marmitta catalitica dell’auto, detta anche catalizzatore, è un elemento obbligatorio situato tra il motore a combustione e il tubo di scarico.


Il fatto che sia obbligatorio merita una menzione a parte: le misure per ridurre le emissioni inquinanti sono sempre accompagnate da regolamenti.

Il convertitore catalitico fa parte del sistema di scarico dell’auto e si presenta come un tubo metallico leggermente più largo del tubo di scarico. Il suo compito è quello di filtrare i gas inquinanti e trasformarli in gas non nocivi per gli esseri viventi. Per ottenere questa trasformazione, deve essere sottoposto a temperature molto elevate (tra i 400 e i 700 gradi Celsius), motivo per cui i produttori lo collocano solitamente vicino al motore.

L’EPA rende obbligatoria la marmitta catalitica


La prima volta che è stata introdotta una misura del genere è stata nel 1975 negli Stati Uniti. L’EPA (Environmental Protection Agency) lo ha reso obbligatorio per i veicoli con motori a combustione nell’ambito del Clean Air Plan.

Qui in Europa, l’obbligo è arrivato anni dopo. All’inizio, i veicoli con motori a benzina dovevano essere dotati di un convertitore catalitico. Oggi lo standard attuale è Euro 6 e comprende anche i veicoli con motore diesel.

Qual è la funzione del convertitore catalitico in un’automobile?

Durante il processo di combustione, i motori emettono alcuni gas molto nocivi come il monossido di carbonio (CO), gli idrocarburi (HC) e l’ossido di azoto (CO2).

La funzione della marmitta catalitica è quella di trasformare fino al 98% di questi gas inquinanti in altri gas innocui per l’uomo, come l’acqua (H₂O) e l’anidride carbonica (CO₂).

E quali componenti ha per realizzare questa trasformazione? L’interno del catalizzatore contiene una parte in ceramica, con microfori a forma di nido d’ape attraverso i quali passano i gas. Grazie alla sua composizione di palladio, platino e rodio (tra gli altri) e alle temperature estremamente elevate, i gas vengono trasformati.

Come curiosità, questi materiali sono molto costosi, per cui esiste un intero mercato dell’usato e dei pezzi rubati che vi consigliamo di evitare. In questi casi è impossibile sapere se la marmitta catalitica è in buone condizioni o se, al contrario, ve ne stanno vendendo una vecchia.

È tutto a posto con un convertitore catalitico? Non proprio. In realtà, riduce anche leggermente la potenza del veicolo (e consuma meno carburante). Tuttavia, al giorno d’oggi l’attenzione si concentra maggiormente sull’efficienza e sulla riduzione del consumo di carburante. In particolare nelle city car.

Tipi di convertitori catalitici

Esistono due tipi di convertitori catalitici per auto, quelli a due e a tre vie.

Convertitori catalitici a due vie

Sono utilizzati sui veicoli con motore diesel. Questo tipo di motore genera una quantità molto maggiore di ossido di azoto, per cui la composizione del materiale all’interno del convertitore catalitico è stata studiata appositamente per far fronte alla trasformazione.

Convertitori catalitici a tre vie

Più comune con i motori a benzina. È un po’ più complesso. Attraverso una sonda, controlla e corregge la miscela di gas aggiungendo ossigeno quando il motore non è ancora sufficientemente caldo.

Infine, vorremmo sottolineare che i convertitori catalitici non richiedono manutenzione e non sono un componente che di solito deve essere sostituito (a meno che non si tratti di veicoli con molti chilometri all’attivo).

Tuttavia, se notate un aumento del consumo di carburante o una perdita di potenza, rivolgetevi all’officina di fiducia. Collegano il computer alla centralina dell’auto e misurano i gas di scarico per verificare il corretto funzionamento del convertitore catalitico.

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